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Nella notte via libera del Cdm al decreto su Natale. Spostamenti vietati dal 21 al 6/12. Scuole riaperte dal 7 gennaio
Di Redazione

Scritto da Redazione

La società cooperativa è nata nel dicembre 2016 sin dalla nascita l’attività prevalente e’ stata quella di offrire servizi alle piccole e medie imprese.

3 Dicembre 2020

Il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi

Al termine di una riunione durata circa tre ore il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge in vista delle nuove misure anti-Covid per Natale, previste nel Dpcm che il premier Conte approverà in giornata dopo il confronto con le Regioni. A quanto si apprende, viene confermata la linea di rigore scelta, con i divieti di spostamenti. Il ritorno a scuola sarebbe confermato a gennaio. Dal 21 dicembre al 6 gennaio sarà vietato ogni spostamento tra
le regioni, salvo nei casi di “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità”. Vietati anche gli spostamenti tra comuni nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del primo gennaio 2021, tranne quelli “motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di
salute”. Sarà consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, ma non gli spostamenti verso le seconde case in altre regioni e, “nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1°gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti”. Inoltre, i Dpcm con le misure di contrasto del coronavirus potranno avere una validità fino a 50 giorni e non più 30, come previsto fino a oggi. Nel periodo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, con Dpcm potranno essere adottate “specifiche misure” di contenimento dell’epidemia da coronavirus “anche indipendentemente dalla classificazione” dei territori sulla base dei colori.

A partire dal 7 gennaio scatterà il ritorno in classe al 50% per gli studenti delle scuole superiori. Lo prevede la Bozza del nuovo Dpcm che sarà in vigore a partire da domani fino al 15 gennaio. “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado – si legge nella bozza – adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 50 per cento della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza”. “Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza” per gli alunni con disabilità o con bisogni educativi. Confermata la didattica in presenza, come avviene attualmente, per le scuole dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione – le elementari e la prima media – ma, novità, anche gli alunni di seconda e terza media rientreranno in classe con l’adozione di mascherine e norme di comportamento anti-Covid.

Poco fa il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha firmato il decreto legge.


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